L’Arev aderisce, per statuto, all’AIA che è l’Associazione Italiana Allevatori, ed opera quindi nel quadro delle direttive e della normativa nazionale e europea in materia.
L'AIA è stata fondata il 20 agosto 1944, a Roma, con l'obiettivo di far rinascere la zootecnia italiana devastata dalla seconda guerra mondiale. La struttura iniziale si è rapidamente accresciuta e ramificata capillarmente sul territorio nazionale supportando ogni settore dell'attività zootecnica italiana e sviluppando tutta una serie di attività di assistenza alle aziende, che hanno contribuito a fare della zootecnia italiana una delle più avanzate in campo mondiale.
L'affidabilità complessiva del "Sistema allevatori" ha indotto l'Amministrazione pubblica ad affidare all'Organizzazione, con specifiche norme, servizi tecnici di fondamentale importanza per il progresso della zootecnia italiana.
L'azione dell'AIA si incentra su attività tecniche, gestionali, economiche, scientifiche e divulgative.
Le principali attività tecniche che trovano regolamentazione anche a livello europeo sono:
- Controlli funzionali sulla produttività del bestiame;
- Raccolta dati finalizzata all’implementazione dei Libri Genealogici e Registri anagrafici;
Si sono poi sviluppate a livello italiano:
- L’Assistenza tecnica impianti di mungitura;
- Ufficio studi;
- Laboratorio Standard Latte (LSL);
- Coordinamento mostre zootecniche in Italia ed all'estero;
- Interventi per la qualità delle carni.
L'AIA è inoltre interlocutore del Ministero della Salute, di quello del Commercio estero, dell'Ambiente, dell'Agea, delle Regioni e della stessa Comunità Europea e collabora con Università, CNR, Istituti sperimentali e Consorzi di ricerca. Nella nostra regione l’organizzazione degli allevatori ha assunto competenza nei rispettivi ambiti di cui sopra ad eccezione del Laboratorio latte che è gestito direttamente dall’Amministrazione Regionale, Assessorato dell’agricoltura.
L’amministrazione dell’Associazione regionale degli allevatori è demandata ad un Comitato Direttivo di diciannove membri nominati dagli allevatori soci o membri di diritto a norma di statuto. Lo stesso comitato è coordinato da un ufficio di presidenza composto da un presidente e due vice presidenti che esercitano la rappresentanza dell’associazione nei confronti dei terzi in caso di impossibilità del presidente. L’attività del Comitato direttivo è verificata da un collegio dei revisori, nominato dall’assemblea e dall’Associazione Italiana Allevatori.
Al fine di programmare e coordinare le attività del settore ovino e caprino è costituita una sezione specializzata alla quale aderiscono tutti gli allevatori interessati che riuniti in assemblea nominano un comitato direttivo, della sezione stessa. Questo organo è composto da nove rappresentanti delle Comunità Montane che nel loro interno nominano un Presidente, che è membro di diritto del Comitato direttivo dell’Arev La sezione, prevista per statuto, ha il compito di formulare il programma delle attività settoriali da sottoporre all’approvazione del comitato direttivo dell’Arev per la successiva attuazione.