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Resi-Alp

Con un cofinanziamento del Programma Interreg Italia-Svizzera l'Arev e la Fédération suisse d'élevage de la race d’Hérens (FSEH) hanno potuto creare un progetto per la valorizzazione e la promozione dei prodotti della filiera zootecnica di montagna.

Interreg Eat Biodiversity

Il dossier nasce dalla volontà dei partner di proseguire la fruttuosa collaborazione realizzata tra i due Paesi con il pregresso progetto EAT Biodiversity, terminato il 9/02/20. Il progetto ha visto la realizzazione delle attività di valorizzazione del prodotto zootecnico Carne bovina attraverso la messa in rete transfrontaliera degli operatori della filiera finalizzate all’aumento della promocommercializzazione del prodotto. Il progetto ha coinvolto oltre 50 operatori a livello transfrontaliero.
L’epidemia COVID19 ha costretto i governi ad adottare drastiche misure che hanno avuto un pesante impatto sull’economia e hanno condotto a un crollo congiunturale economico colpendo, in particolare, le imprese di commercio al dettaglio, la ristorazione e i servizi del turismo in genere.
Dalle analisi del contesto (Font: Seco-Regio Suisse e Nota RAVA2020), le zone di montagna sono risultate essere tra le aree più colpite dalle restrizioni poste in essere (tra le quali la Valle d’Aosta e il Canton Valais). Dato il contesto originato da marzo 2020, le aziende agricole del territorio hanno dunque subìto e stanno subendo un’oggettiva flessione dei prezzi delle produzioni primarie e un aumento dei costi conseguenti all’emergenza epidemiologica. La pandemia ha imposto a molte aziende zootecniche, di dover ripensare il loro modo di stare sul mercato, non solo per fronteggiare i maggiori costi conseguenti
all’adeguamento sanitario aziendale ma anche per rispondere in maniera ancora più adeguata alle esigenze dei consumatori sempre più orientati ad acquisiti diretti e di prossimità.

L’impossibilità di movimento causata dai numerosi lockdown e dalle restrizioni al commercio ha comportato una difficoltà di utilizzo del consueto modello di promo-commercializzazione diretta del prodotto
zootecnico che consisteva nella partecipazione a fiere, eventi e mercati locali solitamente organizzati dalle amministrazioni e dalle associazioni di categoria e soppressi per le eccezionali ragioni sanitarie. Anche dal punto di vista del consumatore le restrizioni alla libera circolazione e la chiusura degli esercizi hanno implicato una modifica delle abitudini di acquisto comportando, in particolare, un netto aumento della richiesta di prodotti a domicilio e/o online e un aumento della richiesta a Km0 da parte dei punti di vendita di prossimità e al dettaglio. Nel periodo della pandemia, si sono e si stanno dunque delineando nuovi modelli di business che richiedono attenzione e supporto:
1. vendita diretta in azienda con costi aggiuntivi per adeguamento alle norme anti-Covid

2. vendita a domicilio con costi per il trasporto dei prodotti, per la promozione e per l’informatizzazione dei pagamenti 3. vendita on line con costi aggiuntivi di informatizzazione e di promozione

4. messa in sicurezza delle aziende agricole e dei laboratori di trasformazione in linea con la normativa anti Covid-19 5. vendita di carne da filiera autoctona in circuiti di ristorazione collettiva (Regio food).

Alla luce di questo contesto, i partner intendono proseguire e consolidare le azioni di supporto agli operatori della filiera coinvolti da EAT Biodiversity allargando, sul lato valdostano, il supporto alle aziende del comparto Latte bovino e ovi-caprino, sostenendo in generale i maggiori costi sostenuti degli operatori per fronteggiare il Covid19 e mitigarne gli impatti negativi, in particolare, sulle attività connesse alle varie tipologie di vendita diretta, vendita a circuiti di ristorazione e alla trasformazione in sicurezza dei prodotti zootecnici. Si stima che le 80 aziende agricole che dispongono di un laboratorio di trasformazione
o esercitano attività di vendita diretta possano essere destinatarie delle iniziative del capofila italiano. Lato svizzero diversi allevatori/produttori di carne certificata sono interessati a proseguire le azioni di promozione degli accordi di rete stipulati tra produttori, macellerie, ristoranti, con particolare attenzione alla ristorazione collettiva

Progetto biodiversity