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Contributi per misure di prevenzione attacchi fauna selvatica

Possono usufruire dei contributi per l’adozione di misure preventive proprietari e conduttori di allevamenti o di alpeggi registrati all’anagrafe regionale, residenti in Valle d’Aosta.

Data pubblicazione:

23 febbraio 2022

Delibera misure protezione lupo
Delibera misure protezione lupo

I contributi previsti per le misure di protezione dagli animali predatori prevedono aiuti al 90% della spesa ammissibile per le seguenti atreezzature o attività:

  1. Recinzioni elettrificate mobili, semipermanenti o fisse per il contenimento degli animali (almeno 10 capi di bestiame iscritti all’anagrafe nazionale del bestiame)
  2. Dissuasori faunistici (almeno 10 capi di bestiame iscritti all’anagrafe nazionale del bestiame)
  3. Cani da guardiania, compreso cibo e spese veterinarie (almeno 10 capi di bestiame iscritti all’anagrafe nazionale del bestiame)
  4. Presenza di un pastore salariato durante il periodo di monticazione, addetto alla gestione e alla sorveglianza delle greggi (almeno 100 capi di bestiame (SOLO OVINI E CAPRINI - raggiungibili anche con l’aggregazione di più allevamenti - iscritti all’anagrafe nazionale del bestiame)
  5. ulteriori misure preventive proposte a titolo sperimentale e concordate con le strutture regionali competenti in materia di fauna selvatica e di zootecnia

La richiesta di contributo deve essere presentata dal 2 gennaio al il 31 marzo di ogni anno.

Alla domanda deve essere allegata una relazione dell’intervento che si intende eseguire, il preventivo di spesa per l’acquisto del materiale, la fotocopia del codice fiscale e del codice IBAN.

Il contributo è corrisposto nella misura del 90% della spesa ritenuta ammissibile. Un spesa è ritenuta ammissibile:

- per le recinzioni, fino a un massimo di 5.000 euro per chi possiede almeno 50 capi di bestiame, fino a un massimo di 3.000 euro per gli altri

- per i dissuasori faunistici, fino a un massimo di 2.000 euro

- per un cane da guardiania, fino a un massimo di 1.000 euro + 800 euro all’anno per cibo e spese veterinarie

- per la presenza stabile in alpeggio di un pastore salariato durante il periodo di monticazione,  fino a un massimo di 1.500 euro mensili per un dipendente salariato.